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meloni contro von der leyen: il dialogo bruciato e l'isolamento dell'Italia, paese fondatore dell'UE18/7/2024 di Giulia Cavallari Giovedì pomeriggio Ursula Von der Leyen è stata rieletta come Presidente della Commissione europea con 401 voti favorevoli (per la rielezione erano sufficienti 361 voti).
Fino a qualche giorno fa c'erano dei dubbi sulla sua rielezione, ma nella giornata di giovedì si è profilato in maniera chiara e netta la sua riconferma nel momento in cui è arrivato l'endorsment da parte dei Verdi. Ursula Von der Leyen fa parte del Partito Popolare europeo che conta, ad oggi, 188 eurodeputati. Il voto per l'elezione è stato segreto e quindi non si può sapere con certezza chi altro ha votato per la Von der Leyen oltre ai voti che erano già stati "contati". Hanno votato contro 284 eurodeputati tra cui quelli del partito di Giorgia Meloni che fino all'ultimo si è mostrato indeciso, ma chi ha un po' di dimestichezza con queste dinamiche, avrebbe già potuto immaginare l'epilogo. Giovedì mattina durante il suo discorso al Parlamento europeo ha elencato quelli che sono stati gli obiettivi perseguiti e raggiunti in questi anni durante il primo mandato da Presidente della Commissione e quelle che saranno le sue intenzioni e quello che sarà il piano di azione nel caso di rielezione. Poi avvenuta nel pomeriggio di giovedì. I temi toccati sono quelli della competitività, della necessità di investire nel campo della difesa, ma affrontato anche il tema della crisi abitativa e de diritti dei lavoratori e delle donne. Non sono solo questi, ma possiamo dire che sono abbastanza trasversali e devono essere così per garantire l'elezione e di avere "la maggioranza Ursula". Non poteva certo mancare la critica ad Orban che essendo, fino a dicembre 2024, presidente del Consiglio dell'Unione Europa ha deciso- senza il placet dell'Europa- di incontrare prima Zelensky, poi Putin, Xi Jinping e infine anche Trump. Viaggi che Obran ha definito "missioni di pace", ma che sono state organizzate senza alcun consulto con i partner europei. Ma venendo al "nostro" orticello tricolore, cosa ha fatto Giorgia Meloni? Quale linea ha scelto di dettare agli europarlamentari del suo partito che sono entrati a far parte del gruppo ECR? Meloni e i suoi hanno scelto di votare contro Ursula von Der Leyen. Nel momento più delicato per la storia dell'Unione Europea, Giorgia Meloni messa alle strette e costretta in qualche modo a fare una scelta ha preferito, ancora una volta, la logica di partito. Ha scelto di schierarsi tra gli ultra sovranisti che siedono al parlamento UE e che fanno parte dello stesso gruppo ECR e non solo. Poteva essere statista facendo gli interessi dell'Italia, ha scelto chi l'Europa la vuole affossare. L'Italia, uno dei Paesi fondatori dell'Unione Europea trattata in questo modo da Giorgia Meloni e i suoi che forse non hanno ancora capito cosa vuol dire governare e soprattutto governare un Paese che, nel corso degli anni, ha avuto una sua storia e che con Altiero Spinelli e il Manifesto di Ventotene avevano gettato le basi per quella che sarebbe stata l'Unione Europea. Il risultato ottenuto è quello dell'isolamento. Un capo di governo che antepone gli interessi personali e di partito all'interesse esclusivo della Nazione come recita la formula del giuramento. Formula ("Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione") che Meloni ha pronunciato davanti al Capo dello Stato quando il nuovo governo è stato chiamato a giurare nell'ottobre 2022. Oggi Giorgia Meloni e il suo partito non hanno esercitato le funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione. Loro parlano di "metodo" e "merito", noi invece dovremmo parlare di una Nazione costretta fare una figuraccia (l'ennesima). Ricordiamo anche Giorgia Meloni si era astenuta durante il Consiglio europeo a fine giugno e già li si era profilata questa linea a danno dell'Italia e del ruolo che il nostro Paese potrebbe (e dovrebbe) avere nell'Unione Europea. La decisione di Meloni e dell'ECR hanno mostrato- ancora una volta- quanto lei sia vicina al suo fraterno amico Orban, quanto sia vicina all'estremismo conservatore e alla destra radicale. Ma quindi i membri di questo governo italiano composto da una parte da Forza Italia (che ha votato per Von der Leyen) e dall'Fratelli d'Italia e Lega (che hanno votato contro Von der Leyen) cosa intendono fare? Se non sono uniti nelle decisioni a livello comunitario come possono esserlo a livello nazionale? Quel che è certo è che Giorgia Meloni e il suo partito hanno relegato nell'angolo, nell'estrema periferia l'Italia, uno dei Paesi fondatori dell'UE. Un personaggio politico, Meloni, incapace di avere visioni diverse, ma necessarie per il bene del Paese e quindi della collettività. Si professano difensori della Patria, ma non la si "difende" così facendo perdere al nostro Paese la credibilità che dovrebbe avere, facendogli perdere quel senso di orientamento necessario per navigare in acque agitate. Proprio come quelle acque che si agiteranno, ma a danno dell'Italia. Chissà cosa sarà passato nella testa della Meloni per arrivare ad adottare quel tipo di decisione, se è solo un capriccio o se davvero siamo in presenza di politici senza stoffa e incapaci di capire e comprendere quando il gioco diventa serio e si deve e giocare anche scendendo a compromessi, ma avendo sempre e comunque come faro l'interesse esclusivo della Nazione. Meloni continua ad essere convinta che anche con questo suo atteggiamento l'Italia continuerà a contare o avrà un ruolo di un certo livello nel consesso europeo? Quel che si vede al di fuori dei "confini" italiani è quella di un governo incapace e inaffidabile a gestire partite che spesso hanno una unica direzione, ma che quella direzione è necessaria non al singolo cittadino o agli europarlamenti di Fratelli d'Italia o a Giorgia Meloni, ma è necessaria ad una Nazione intera. Meloni continuerà ancora a proporre Fitto (attuale ministro del PNRR e anche qui avremmo molto di cui parlare sul come lo stanno gestendo) come Commissario UE? Ma così isolata riuscirà nella sua impresa? E' importante avere persone capaci ed esperte, ma soprattutto- come evidenziato da Von der Leyen- è importante che siano persone che condividono l'impegno europeo. A questo punto, dopo questa figuraccia (un'altra), Giorgia Meloni dovrebbe recarsi in Parlamento, come già chiesto dalle opposizioni ("Venga a spiegare al parlamento italiano ciò che il suo partito non ha avuto il coraggio di spiegare al parlamento europeo. Quello che è successo è molto grave e molto poco serio", ha dichiarato Giuseppe Provenzano, deputato e responsabili Esteri dem) e parlare e chiarire oltre che spiegare- senza però arrampicarsi sugli specchi- il perché di questa decisione e perché la scelta di isolare l'Italia e relegarla a fanalino di coda schierato con i peggiori sovranisti ultra conservatori.l'
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