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COSA SUCCEDE NEL MONDO

21. cosa succede nel mondo

14/3/2022

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LE TRUPPE RUSSE SONO ENTRATE A KARKHIV

​Alle prime luci dell'alba di domenica 27 febbraio le forze russe sono entrate a Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina dopo la capitale Kiev. Fonti ufficiali ucraine riportate dal Guardian hanno confermato la presenza di truppe e mezzi russi in città, nel cui centro questa mattina si sarebbero susseguiti gli scontri. Diversi video apparsi sui social media mostrerebbero veicoli Tiger russi in fiamme nelle strade della città, mentre le autorità locali hanno avvertito i cittadini di rimanere all'interno dei rifugi.

L’UE, GLI USA E ALTRI PAESI ISOLERANNO ALCUNE BANCHE RUSSE DAL SISTEMA SWIFT

La Commissione europea, Francia, Germania, Italia, Regno unito, Usa e Canada hanno raggiunto un accordo per escludere "banche russe selezionate" dal sistema di pagamenti globale Swift.
"Mentre le forze russe scatenano il loro assalto a Kiev e ad altre città ucraine, siamo determinati a continuare a imporre alla Russia costi che la isoleranno ulteriormente dal sistema finanziario internazionale e dalle nostre economie. Attueremo queste misure nei prossimi giorni. [...] Ci impegniamo a garantire che le banche russe selezionate vengano rimosse dal sistema di messaggistica SWIFT. Ciò comporterà che queste banche vengano escluse dal sistema finanziario internazionale e venga compromessa la loro capacità di operare a livello globale" si legge nella dichiarazione, che non fornisce dettagli sulle banche coinvolte.
Swift è la principale rete di pagamenti internazionali al mondo. Diversi paesi avevano già fatto pressione per escludere la Russia e ieri Italia e Germania hanno confermato il loro sostegno alla misura.

SI COMBATTE ANCORA NELLE STRADE DI KIEV

Nella notte di venerdì 25 febbraio, quella definita dal presidente Zelensky “la più dura”, l’attacco russo è stato respinto. Il presidente ucraino ha chiesto in un video ai suoi cittadini di non deporre le armi e di “difendere Kiev“. La popolazione ha risposto all’appello, imbracciando qualsiasi tipo di arma per respingere l’attacco russo. Il sindaco di Kiev Vitalii Klitschko ha annunciato il coprifuoco in città dalle 17 alle 08 del mattino. Tante le famiglie ucraine che si sono rifugiate nella metropolitana. Ma i beni di prima necessità scarseggiano: mancano acqua, cibo e medicine.
A partire dalle prime ore della notte di sabato 26 febbraio la Russia lancia l’assalto totale su Kiev. Bombardato il deposito petrolifero di Vasylkiv, vicino Kiev. Le autorità ucraine hanno avvertito che il deposito in fiamme sprigiona fumi tossici.
Poche ore fa - domenica 27 febbraio - dall'area di Bucha, centro abitato a nord-ovest di Kiev, sono arrivate numerose segnalazioni di combattimenti in atto con le forze russe. Il portavoce del Ministro degli esteri ucraino Oleg Nikolenko ha invece annunciato poco fa che le forze aeree ucraine hanno abbattuto un missile diretto a Kiev, dove dopo ieri notte le sirene d'allarme continuano a risuonare anche questa mattina. Gli abitanti della capitale avrebbero segnalato nelle ultime ore un'esplosione ad ovest del centro cittadino.

MIGLIAIA DI PERSONE IN FUGA VERSO POLONIA E ROMANIA

Migliaia di profughi stanno cercando di varcare il confine con la Romania per lasciare il Paese. Molti si concentrano al valico di frontiera di Porubne-Siret, dove le tv locali parlavano di una coda lunga 15 chilometri. Il ministro degli Esteri di Bucarest ha invitato la popolazione a usare anche altri valichi. Molti uomini accompagnano alla frontiera mogli e figli e tornano indietro per combattere contro i russi. Molti arrivano a piedi da località limitrofe e sono accolti dalla popolazione con pasti caldi. Tanti scappano anche verso la Slovacchia, in particolare al confine di Vysne Nemecke, dove trovano molti volontari per assisterli. La polizia slovacca ha detto che anche chi non ha documenti di viaggio validi potrà entrare nel Paese. Aumenta velocemente anche il numero dei profughi ucraini che raggiungono la Polonia: i passaggi di frontiera per le auto sono otto, e quattro per i treni (inclusi due per treni di merci). Le code delle auto alle frontiere sono lunghissime, secondo le testimonianze l’attesa per l’ingresso nel paese può durare anche 10 – 12 ore.

ATTACCO DI ANONYMOUS A MOSCA

Il collettivo di hacker attivisti ha assunto una posizione pro-Kiev nel conflitto innescato dall'invasione russa e ha annunciato il proprio intervento con una serie di tweet pubblicati su vari profili riconducibili al movimento. Ed è partito l'attacco al sito del Cremlino. Ma già in precedenza, la principale azione rivendicata da Anonymous nelle ultime ore è l'attacco al sito web del ministero della Difesa russo. Infine nella rete degli hacker sarebbero finite l'emittente russa RT e l'azienda produttrice di armi Tetraedr. Stesso trattamento sarebbe stato riservato ad un'azienda bielorussa, fornitore dell'esercito russo.
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