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COSA SUCCEDE NEL MONDO

22. cosa succede nel mondo - speciale ucraina

14/3/2022

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PREMIER ISRAELIANO INCONTRA PUTIN

​È durato tre ore l’incontro a Mosca tra il primo ministro israeliano Naftali Bennett e Vladimir Putin. La visita di Bennett a Mosca è stata coordinata in anticipo con gli Usa, la Francia e la Germania, tutti impegnati nei colloqui di Vienna sul nucleare. Anche la Turchia è stata aggiornata, in quanto il volo del premier ha attraversato il suo spazio aereo.
Durante il colloquio al Cremlino, il premier Bennet e il presidente Putin hanno discusso non solo di Ucraina, ma anche dello stato dei negoziati di Vienna per il ripristino dell'Accordo sul nucleare iraniano (Jcpoa). Pochissime le comunicazioni da parte russa: “Stanno discutendo la situazione sull'Ucraina" si è limitato a dire il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Bennett, dopo aver incontrato Putin, ha telefonato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky per aggiornarlo. I media israeliani informano che Bennett ha anche telefonato anche al presidente francese Emmanuel Macron per aggiornarlo del contenuto dei suoi colloqui col presidente Vladimir Putin. Bennett è successivamente volato a Berlino per incontrare il cancelliere tedesco Olaf Scholz. La visita si è svolta durante lo shabbat, il sabato ebraico in cui sarebbe vietato lavorare ma la religione lo consente in caso ciò serva a salvare vite umane.

GIORNALISTI DI SKY NEWS SOPRAVVIVONO A UN'IMBOSCATA RUSSA

La troupe di inviati in Ucraina di Sky News è stata vittima di un’imboscata russa: decine di proiettili sono stati sparati contro l’automobile che stava trasportando un giornalista, un cameraman e tre produttori. A raccontarlo è Stuart Ramsey, il reporter dell’emittente britannica, rimasto ferito alla schiena dai colpi esplosi dalle armi dei combattenti di Mosca. La troupe si trovava alle porte di Kiev, quando “dal nulla è partita una piccola esplosione, ho visto qualcosa colpire la macchina e una ruota scoppiare”, scrive Ramsey. Da lì il veicolo è stato colpito da una raffica di proiettili. Due pallottole hanno raggiunto il giubbotto antiproiettile del cameraman Richie Mockler, un’altra Ramsey. I due, insieme al resto del team della testata – i produttori Martin Vowles, Andrii Lytvynenko e Dominique Van Heerden – sono poi riusciti a uscire dal veicolo e si sono rifugiati in una fabbrica nelle vicinanze, dove sono stati accolti dai custodi. Dopo ore di tensione, sono stati riportati dalla polizia ucraina nella capitale Kiev. Questo si legge sul sito di Sky Tg24.

FALLITI I PRIMI NEGOZIATI TRA RUSSIA E UCRAINA

Un raid aereo ha colpito Brovary, vicino a Kiev, poco dopo la fine dei negoziati tra Russia e Ucraina. Lo riferisce il Kyiv Independent citando il sindaco della città a meno di 30 chilometri dalla capitale, Ihor Sapozhko, secondo cui ci sono dei feriti. Segno che i primi negoziati tra le parti, avvenuti nella regione bielorussa di Gomel sulla frontiera con l'Ucraina, sono stati fallimentari.
"Le parti hanno delineato alcune questioni prioritarie su cui si intravede qualche progresso", ha detto il consigliere dell'ufficio presidenziale ucraino, Mykhailo Podoliak, in un video trasmesso su Telegram.
Il presidente francese Emmanuel Macron, su richiesta dell'omologo ucraino Volodymyr Zelensky, ha chiamato il presidente russo Vladimir Putin. Le condizioni poste da Putin per un accordo con Kiev sarebbero le seguenti: neutralità internazionale dell'Ucraina e riconoscimento dell'annessione della Crimea alla Russia, avvenuta di fatto nel 2014 ma mai riconosciuta dalla comunità internazionale. Putin si è impegnato a "sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni", impegno ovviamente non rispettato.

ECONOMIA RUSSA INIZIA A SENTIRE LE SANZIONI

Giorni nerissimi per l’economia della Russia, con il rublo che non riesce a risalire. La guerra, le sanzioni internazionali e la decisione di numerose multinazionali - vedi Apple - di lasciare la Russia pesano.
La valuta russa ha nuovamente toccato i minimi storici dopo che le agenzie di rating hanno declassato la Russia nella categoria dei Paesi che rischiano di non poter rimborsare il debito. “Le sanzioni contro Mosca potrebbero avere significativi effetti, diretti e secondari, sull'attività economica e commerciale estera, sulla fiducia dei cittadini e sulla stabilità finanziaria», sottolinea l’agenzia Standard & Poor's, rimarcando che le misure colpiscano un'ampia fetta del sistema bancario russo con significative implicazioni negative sulla sua «capacità di agire come intermediario finanziario nel commercio internazionale”.
Intanto la Borsa di Mosca non apre da quattro giorni. A nulla sono valsi tutti i tentativi della Banca centrale. Il rublo perde oltre il 9% rispetto al dollaro e oltre il 7% rispetto all'euro. Si teme un tracollo finanziario con la gente davanti ai bancomat per cercare di ritirare il denaro dai conti correnti. Le banche hanno alzato i propri tassi fino al 20%.
Ora tutti gli occhi degli investitori sono puntati sul 16 marzo, quando la Russia dovrà pagare cedole per 107 milioni di dollari su due bond governativi - per valutare l'eventualità di quello che sarebbe il primo vero e proprio default sul debito da parte di Mosca.

RUSSIA CONTINUA A BOMBARDARE I CIVILI IN PROSSIMITÀ DEL CORRIDOIO UMANITARIO

Non sembrerebbe reggere il cessate il fuoco accordato per permettere di evacuare i civili attraverso corridoi umanitari da Mariupol e Volnovakha, due città pesantemente colpite dai bombardamenti russi. "I russi continuano a bombardarci e a usare l'artiglieria. È pazzesco", ha detto alla Bbc il vicesindaco di Mariupol, Segej Orlov. "Non esiste un cessate il fuoco a Mariupol e non c'è alcun cessate il fuoco lungo tutto il percorso. I nostri civili sono pronti a fuggire, ma non possono scappare sotto i bombardamenti", ha aggiunto.
Orlov ha raccontato che in un primo momento gli attacchi si sono fermati. Poco tempo dopo, però, sono ricominciati i missili, le bombe, e l'artiglieria pesante. "La popolazione ha paura", ha detto il vicesindaco, raccontando di aver aver avuto notizia di attacchi anche lungo la rotta per Zaporizhzhya - sede oltretutto di un'importante centrale nucleare -, cioè quella del corridoio umanitario. "Abbiamo capito che non c'è alcun cessate il fuoco da parte dei russi, che continuano a distruggere Mariupol. Abbiamo deciso di far tornare indietro i cittadini, perché non sono al sicuro per strada. È impossibile evacuarli", ha sottolineato il vicesindaco.
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