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L'APPROFONDIMENTO

di Giorgio Provinciali

L’Ungheria sceglie (il) male.

10/8/2022

1 Commento

 
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Come nel ’39, ancora una volta l’Ungheria sceglie la parte sbagliata della Storia. La recente visita a Mosca del suo Ministro degli Esteri Peter Szijarto rompe il fronte del blocco diplomatico imposto dall’Occidente al regime di Putin. Nessun delegato ufficiale dei Governi euroatlantici metteva infatti piede su suolo russo dal 24 febbraio, ad eccezione del cancelliere austriaco Karl Neghammer, la cui visita fu concordata ad aprile con Kyiv per cercare (invano) di far ragionare il dittatore russo.
​Oggi l’Ungheria stringe nuovi accordi commerciali con quel che il resto dell’Occidente libero considera uno Stato criminale, sponsor del terrorismo: 700 milioni di metri cubi di metano e stretta di mano di Szijarto a un sorridente Lavrov, il giorno dopo la presentazione del piano di contingentamento UE sul taglio del 15% all’utilizzo del prezioso combustibile.
Se con il Trattato di Trianon del 1920 l’Impero austro-ungarico fu costretto a cedere 2/3 del proprio territorio per essersi ritrovato dal lato sfortunato della Storia, nel ‘39 la scelta di allearsi con l’Impero del Male di Hitler fu consapevole e avviata prima ancora dell’inizio della Guerra, con l’invasione dell’Ucraina dei Carpazi nel marzo di quell’anno. Oggi Orbàn torna a ripetere quegli errori altrettanto scientemente: parla di purezza della razza, vieta la “propaganda omosessuale”, rigetta ogni sanzione contro l’aggressore e qualsiasi sostegno, anche indiretto, all’aggedito. Nella sua “democrazia illiberale” non c’è spazio per il lato giusto della Storia. Ad aprile è stato rieletto per il quarto mandato consecutivo: solo a scriverlo, stride un bel po’ con il concetto di “democrazia”. 
1 Commento
Francesco Luigi
13/8/2022 19:42:06

Articolo documentato e analitico , l’autore dimostra e padroneggia una non comune conoscenza della storia
Abbiamola bisogno di giovani preparati, colti e competenti .
Queste sono persone che alzandosi a parlare in Parlamento saprebbero dire cose sensate , politicamente corrette , esprimere idee e proposte in nome del popolo italiano . Se non ora , quando?

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