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L'APPROFONDIMENTO

di Giorgio Provinciali

Sedotti dal populismo: il voto in Brasile e Lettonia

5/10/2022

1 Commento

 
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Le preferenze espresse alle urne questo weekend da brasiliani e lettoni confermano l’ondata populista vista in Italia e Svezia. Contrariamente ai sondaggi pre-elettorali che ne avevano previsto la debacle al primo turno, Bolsonaro andrà al ballottaggio con Lula. Il 48.4% ottenuto da quest’ultimo era largamente previsto, ma il 43.2% dell’attuale leader populista di destra decisamente no.
​Simone Tebet, candidato centrista arrivato terzo, è risultato forte nelle aree storicamente più affini a Bolsonaro, per cui è ipotizzabile che molte delle sue preferenze andranno al controverso leader uscente. In Lettonia, la principale forza politica filorussa ha subito una forte battuta d’arresto: “Zlagoda” è infatti passato dal 20% al 6%, a vantaggio del neo-nato partito di chiara ispirazione populista “Per la stabilità” fondato da Alexei Roslikov (ex “Zlagoda”), che ha ottenuto all’esordio il 6,78%. Con il 19% vincono i conservatori di centrodestra del premier Karinis, incaricato di costruire una nuova maggioranza di governo individuando nuove alleanze in Parlamento. Oltre l’astensionismo, figlio della stessa pancia, dominano dunque delusione, desiderio di redistribuzione economica e conservazione dell’identità. Il trend populista e sovranista, proliferato nell’era social dell’uno vale uno e della disinformatia, non vede più distinzione tra sinistra e destra. Lo confermano i sondaggi in Irlanda, che danno il “Sinn Féin” intorno al 35%, “La France Insoumise” di Melenchon, e i partiti nazionalisti scozzesi e catalani.
1 Commento
Gianni Marostegan
19/10/2022 22:29:11

in compenso qualcosa è cambiato in Slovenia e il partito vincente era rappresentato a Berlino al PSE WITH COURAGE, dalla signora Tanja Fajon che nel suo intervento identifica la sua-loro vittoria nel fatto d'aver cambiato approccio con i cittadini. Dello stesso tenore il mea culpa della già primo ministra svedese signora Magdalena Andersson per la quale l'aver accolto il maggior numero di profughi di tutta l'area europea non è stato un merito perchè dovevano essere meglio seguiti per agevolarne l'integrazione Buon lavoro , grazie Gianni

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