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Il Governo di Giorgia Meloni e l'immigrazione. Sarà il tallone d'Achille?

23/8/2023

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Giulia Cavallari

Giovane Avanti! Bologna


Erano altri tempi quando sia Giorgia Meloni che Matteo Salvini urlavano e sbraitavano contro la sinistra e le ONG che salvavano vite umane. Quante volte li abbiamo sentiti in televisione, sui loro canali social tuonare contro il tema dell'immigrazione e accusare i governi di sinistra di volere "l'invasione"? Tante, troppe volte. Ricordate quando Giorgia Meloni urlava di voler affondare la Sea Watch? Era il 2019, era all’opposizione (era il periodo del governo giallo-verde). Matteo Salvini era ministro dell’interno.
Tuonavano contro gli immigrati, invocavano il blocco navale, parlavano di rimpatri e di tanto altro.

Erano parole al vento. In tanti lo sapevamo, ma forse non lo sapevano molte persone che li hanno votati nel 2022 perché quei messaggi carichi di odio e livore hanno colpito "alla pancia" una ampia parte dell'elettorato italiano. 

Ora al governo ci sono loro eppure gli sbarchi sono notevolmente aumentati indice di un fenomeno che difficilmente si riesce a controllare e governare urlando o twittando. 
Il Papa, in uno dei suoi tanti appelli, ha parlato di "piaga aperta della nostra umanità". Si è una piaga. La piaga di chi è costretto a lasciare la propria terra e il proprio Paese, che è costretto ai viaggi terrificanti nel deserto, che è costretto ad essere vittima di trafficanti e ad essere rinchiuso nei campi libici o a Sfax. 
I numeri parlando, sono chiari ed evidenti e non possono essere “nascosti” sotto il tappeto come invece sta avvenendo. 
E' stata superata la 'soglia' dei 100.000 migranti sbarcati già alla metà di agosto del 2023. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno guardando indietro si vede la differenza, soprattutto nei numeri.

E ora? 
Ora che il numero degli sbarchi è quasi fuori controllo, ora che il governo chiede l'intervento delle navi delle ONG proprio quelle organizzazioni non governative che volevano mettere "fuorilegge", ora che il numero degli sbarchi è più che raddoppiato rispetto allo scorso anno, ora che le regioni e comuni sono in seria difficoltà perchè i c.d. Decreti Sicurezza voluti da Matteo Salvini quando era ministro dell'interno hanno, di fatto, smantellato il sistema e la macchina dell'accoglienza sui territori, cosa hanno da dire Giorgia Meloni, Matteo Salvini e tutti quelli che fanno parte di questo (non) governo?

La piccola isola di Lampedusa, la porta d’Europa, che da anni é punto di approdo dei migranti, è ormai all'estremo collasso per i numeri sempre più elevati.
Il Governo, il Ministero dell'Interno dove sono?
E il "famoso" accordo, il Memorandum firmato con la Tunisia che Giorgia Meloni ha tanto sbandierato dov'è e quali effetti reali potrebbe avere? E' uno del tanti bluff di questo governo incapace di affrontare la realtà che lo circonda? 

E' cambiata la comunicazione di questo Governo. Sono sparite 'dai radar' le notizie su sbarchi e immigrazione. In qualche telegiornale si sente qualche notizia molto breve e relegata in un angolino.
Sui canali social di coloro che prima sbraitavano quotidianamente e a ciclo continuo contro immigrati e sbarchi è calato uno strano silenzio.
Ma non basta il silenzio per nascondere l’incapacità a fronteggiare il fenomeno migratorio, puoi provare (tentare) a governarlo, ma dovrai sempre fare i conti con l’instabilità geopolitica dell’Africa Subsahariana, con la Libia sempre più nel caos, con la Tunisia con una spaventosa crisi economica. La Tunisia e il suo presidente autoritario Saied stanno usando i migranti per renderli “colpevoli” della grave situazione economica che il Paese sta vivendo da mesi. 

Carlo Canepa su Pagella politica  scrive "Il giorno di Ferragosto gli sbarchi di migranti sulle coste italiane hanno superato la quota di 100 mila arrivi, una cifra che in questo periodo dell’anno non si vedeva da sette anni e che è già molto vicina ai 105 mila migranti sbarcati in totale in tutto il 2022" [...] da quando la Lega è tornata alla guida del Paese, entrando a febbraio 2021 nel governo Draghi, Salvini ha ridotto parecchio la sua comunicazione contro l’immigrazione, nonostante il numero degli sbarchi sia via via aumentato, tornando oggi con il governo di centrodestra ai livelli del 2016.[ ...] tra il 2017 e il 2020, nonostante il basso numero di sbarchi rispetto agli anni precedenti, Salvini ha fatto leva sull’immigrazione nella sua comunicazione sui social. [...] Si potrebbe obiettare che Salvini, nonostante sia al governo da circa 10 mesi, abbia smesso di parlare di sbarchi perché non ricopre più il ruolo di ministro dell’Interno, ma quello di ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. In realtà il leader della Lega è vicepresidente del Consiglio e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nel 2018, è stato nominato capo di gabinetto del Ministero dell’Interno proprio quando il ministro era Salvini. Piantedosi non è stato eletto in Parlamento con nessun partito, ma tra i ministri del governo Meloni è considerato in quota Lega. In più non va dimenticato che Salvini, in qualità di ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha responsabilità sull’operato della guardia costiera, che tra le altre cose è impegnata nel soccorso dei migranti al largo delle coste italiane."

Il Governo guidato da Giorgia Meloni sarà in grado di affrontare la questione immigrazione e sbarchi? Sarà in grado di dialogare 'pacificamente' con gli amministratori locali (di destra e di sinistra) che sono in prima linea quando si tratta di redistribuzione sul territorio nazionale degli immigrati sbarcati? 
E' una sfida seria, intensa e complicata. Si capirà anche da queste vicende se il Governo sarà in grado di andare avanti senza alzare barriere come spesso è abituato a fare quando non riesce a uscire dall'angolo in cui si trova o in cui si è infilato. 
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